05 marzo 2015

Papassini, cosa non farei per il commissario Bordelli



Ho appena finito di leggere l’ultima pagina del libro "Il nuovo venuto" di Marco Vichi
e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa nel trovare nell’ultima parte, quasi nascoste, una decina di pagine dedicate al “Vangelo secondo Ennio",  quaderno di ricette scritto da Ennio Bottarini detto il "Botta" per il commissario Bordelli.

Sono piatti ricorrenti nei libri del commissario, provenienti dalle prigioni di mezzo mondo e cucinati dall'amico Ennio durante le cene organizzate a casa Bordelli.
In effetti, rileggendo attentamente, sulla copertina c’era scritto, ma quando l’ho acquistato insieme a tanti altri, ho letto solo il titolo, preso al volo dallo scaffale della libreria e non ci avevo fatto caso.
Il mio primo libro del Vichi è stato Morte a Firenze, l'ho letto al mare lo scorso anno, un passaparola tra amiche appassionate di lettura, ricordo di averlo divorato in due giorni, complice il tanto tempo a disposizione.
Sono seguiti tutti gli altri, in ordine sparso, che ho sempre letto alla velocità della luce, si, perché i libri del commissario hanno il potere di non rimanere a lungo sul comodino.  Sono romanzi gialli che leggi tutto d’un fiato, di quelli che appena hai un minuto, ovunque ti trovi, ti metti a leggere il capitolo di turno.
Le storie sono sempre ambientate a Firenze e dintorni, luoghi vicini, familiari, è anche sicuramente per questo che il commissario, libro dopo libro mi sembra di conoscerlo da una vita, un amico, il vicino della porta accanto, un uomo viziato dal fumo e dal bere,  amante della buona cucina e delle belle donne sempre circondato da amici singolari, sempre gli stessi, come Rosa, Dante, Ennio,  affiancato sul lavoro da Piras, l’agente sardo con servizio al commissariato di Firenze. Ogni volta che Piras raggiunge la sua amata Sardegna ritorna sempre con un vassoio di papassini per il commissario, perché sa che lui ne va matto.

















La prima volta che ho mangiato questi biscotti, è stato nel 2012 a Dorgali, durante una vacanza full immersion in Sardegna, il periplo dell’isola in auto, dieci giorni, da Alghero a Carloforte, da Sassari all’Asinara.
La signora della pasticceria gli aveva appena sfornati, è stato amore a prima vista, ecco perché quando ho trovato la ricetta nel “vangelo secondo Ennio” non ho resistito, dovevo provare a cucinare subito questi biscotti disegnati come la Sardegna, con uvetta e mandorle, impreziositi da glassa e pallini di zucchero colorati.
Sicuramente la prossima volta che ci incontreremo, (speriamo presto) caro commissario, sarei ben felice di offrirle un vassoio di papassini, non riportati dalla Sardegna, ma fatti con le mie mani.

Ricetta: Biscotti
Porzioni: 60 biscotti

Tempo di realizzazione: 20 minuti
Tempo di riposo: 15 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti

Cosa ti occorre:
500g farina 00
2 uova
100g zucchero
85g burro ammorbidito
125g latte
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di bicarbonato
250g uva passa
100g mandorle
1 cucchiaino di semi di finocchio

Per la glassa:
2 cucchiaio di zucchero a velo
1 cucchiaino di acqua
qualche goccia di limone
pallini di zucchero colorati


Come devi fare:
Trita col mixer l’uva passa e le mandorle.
Sbatti le uova con lo zucchero. 
Sopra un piano lavoro metti la farina con al centro le uova con lo zucchero, il burro, un pizzico di bicarbonato, il lievito e inizia a impastare incorporando poco alla volta la farina.
Aggiungi poco alla volta il latte e continua a lavorare.
Quando l’impasto sarà omogeneo e senza grumi, aggiungi l’uva passa, le mandorle e i semi di finocchio.
Lascia riposare l’impasto per 15 minuti.
Accendi il forno.
Stendi col matterello un pezzo di pasta tra due fogli di carta da forno, la pasta deve essere alta 1 cm e disegna di traverso con un coltello quadrati simili ai rombi.
Adagia su una teglia e inforna a 200° per 20 minuti.

Preparazione della glassa:
Aggiungi un cucchiaino di acqua allo zucchero a velo e con un mestolo di legno inizia a lavorare lo zucchero, non deve essere troppo liquido, se necessita di altra acqua aggiungila senza esagerare.
Una volta tolti dal forno, lasciali raffreddare sopra una gratella e con una spatolina passa la glassa sopra ciascuno e guarnisci con puntini di zucchero colorati. 
Lascia asciugare la glassa e servi.


Nessun commento:

Posta un commento