06 maggio 2015

La salsa verde, una valigia piena di Toscana


Ognuno di noi porta dentro di se un bagaglio di ricordi ed emozioni legate al cibo. L’influenza maggiore proviene dall’ambiente in cui cresciamo, dalle persone che ci sono state vicino, esperienze vissute, tasselli che uno sopra l’altro formano la propria identità culinaria.
Se apro la mia valigia gran parte del posto è occupato dalla cucina Toscana, la regione di origine della mia famiglia, generazione dopo generazione, il babbo, la mamma tutti toscani e così pure i loro padri e i loro nonni. Non ve l’ho mai detto prima, ma io sono cresciuta in un paese sul confine tra Prato e Pistoia, da un babbo pratese e una mamma pistoiese. Per chi non fosse pratico di certi campanilismi locali, sarebbe come far sposare un livornese con un pisano, un guelfo con un ghibellino, l’amore che trionfa in barba a secoli di odio. Da un lato la nonna materna, con le sue ricette di origine contadina, schiette, essenziali, vi ricordate la minestra di pane, era lei la cuoca di casa, che si prendeva cura di noi durante la settimana quando la mamma era a lavoro. Il lato pratese invece, era rappresentato dalla nonna Ernesta, la mamma del babbo, con una cucina più elaborata, di città.  La nonna ci riuniva tutti per il pranzo della domenica, si trattava in realtà di veri e propri full immersion gastronomici, che iniziavano all’alba in cucina e terminavano il pomeriggio tardi nella sala da pranzo. Mi sembra ancora di vederla, indaffarata tra pentole e fornelli, con un fazzoletto infilato nel grande petto che sfilava solo per asciugarsi la fronte e il viso dai vapori della cucina. La nonna non si risparmiava su niente, sempre in cucina con qualcosa tra le mani, che fosse un coniglio da disossare o un tortello da riempire. La salsa verde è una sua ricetta, la preparava come accompagnamento al bollito, ma a noi bambini ci condiva la pasta. Le acciughe sfilettate miste con il prezzemolo e l’aglio rendevano appetitosa anche una semplice scodella di pappardelle all’uovo. 
Quando la porta della cucina si apriva e le braccia della nonna mi stringevano forte, 
sentivo il profumo di prezzemolo nelle sue mani,
allora capivo che la nonna non si era risparmiata neppure questa volta.







Ricetta: Condimento
Porzioni: 6

Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti

Cosa ti occorre:
10 acciughe sott’olio
40g prezzemolo
1 uovo
2 cucchiai di midolla di pane toscano
1 spicchio di aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Come devi fare:
Fai rassodare l’uovo.
Lava il prezzemolo e asciugalo bene.
Sopra un tagliere prepara un battuto finissimo con il prezzemolo, la mollica di pane, l’aglio e le acciughe sgocciolate bene.
Aggiungi il tuorlo dell’uovo sodo, condisci con il sale e il pepe.
Metti il composto dentro un barattolo e aggiungi l’olio per la consistenza che desideri.
Con un cucchiaio amalgama bene il tutto e riponi in frigo.
Se vuoi puoi sostituire le acciughe sott’olio con quelle sotto sale, o addirittura fresche come faceva la nonna.
E’ un condimento da provare, si conserva bene in frigo per alcune settimane. 





Se vuoi dare alla ricetta un tocco ancor più saporito, da provare è la ricetta di Sara e della nonna Lilia con l’aggiunta di una manciata di capperi.

3 commenti:

  1. La mia nonna materna era di Tavola, tu sai di che parlo... Stessa ricetta, in più solo una manciata di capperi... La conservo anch'io gelosamente quella ricetta, sul blog e nel cuore, come tante altre sue ricette :) un bacione Claudia!

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  2. La mia nonna materna era di Tavola, tu sai di che parlo... Stessa ricetta, in più solo una manciata di capperi... La conservo anch'io gelosamente quella ricetta, sul blog e nel cuore, come tante altre sue ricette :) un bacione Claudia!

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  3. Cara Sara, capisco perfettamente, stesse origini, stessa ricetta. Ti ho inserito nel post, in modo da dare uno spunto "più saporito" a chi si vuol cimentare con questo condimento semplice e pratico. Un abbraccio

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