02 settembre 2015

Peperonata con i colori della Scozia e la paura del freddo


Non ho mai trascorso le vacanze estive al freddo, mi sforzo di ricordare, mai, nemmeno da bambina, lo posso asserire con certezza.
I miei hanno sempre preferito la costa alla montagna, così in Agosto si andava al mare. Era il mese di interminabili bagni in mare, con la salsedine che rimaneva attaccata alla pelle abbronzata, i capelli striati dal sole. 
Quando gli amici, di ritorno da vacanze nel nord Europa raccontavano di aver indossato la giacca a vento e il cappello di lana e aver dormito in pieno Agosto dentro un piumone, mi venivano i brividi di freddo, scuotevo la testa, no, non faceva per me.
Eppure è successo. Quest'anno, ho passato la mia prima estate a 10 gradi, ma anche 5 e 4. 
Mentre preparavo la valigia, ancora non riuscivo a credere che maglie di pile e scarponi da trekking, prendevano il posto di costumi e bermuda. Erano anni che rimandavo il viaggio, con mille scuse possibili e solo una reale: il freddo. Lo soffro terribilmente. 
Ci sono volute montagne di erica in fiore, le spiagge deserte del nord, castelli fiabeschi arroccati sulle colline a farmi cambiare idea. Ho seguito il richiamo delle cornamuse nell'isola di Skye, ho ascoltato il vento di Cape Wrath per poi perdermi nella vivacità di Edimburgo con i suoi festival, la Scozia è tutto questo. 


E poi arriva il momento culinario, e la curiosità prende il sopravvento davanti all’haggis
il piatto tipico scozzese, composto da interiora di pecora mescolate con grasso di rognone, avena, spezie e condimenti. Il piatto si presentava bene, servito con neeps and tatties, ce lo siamo divorato senza riprendere fiato. Un capitolo a parte va riservato ai dolci, tra tutti il tablet o fudge, fatto di zucchero, latte condensato e burro. Ha una somiglianza col caramello, ma con una consistenza più dura e corposa, che si attacca bene ai denti. Spesso viene aromatizzato alla vaniglia, ma anche con ginger e cioccolato.  A Fort William abbiamo trovato un negozietto che produceva fudge artigianali, per la gioia dei nostri occhi e palati, ogni gusto era disposto sopra un alzatina e coperto da una campana di vetro sembrava di essere nella casetta di Hansel e Gretel, tutto era di chicco.



La Scozia ti entra dentro, ho ancora negli occhi il verde intenso delle Highlands punterellato di pecore al pascolo, il giallo dorato dei campi di orzo nell'Aberdeenshire, con il suo pregiato whisky e il rosa acceso degli arbusti di erica in fiore. Gli stessi colori dei peperoni sul banco del contadino vicino casa. Ho voluto fare una peperonata con i colori della Scozia felice di essermi messa in Agosto la giacca a vento e il cappello di lana.


Peperonata

Ricetta:  Piatto vegetariano
Porzioni: 6
Tempo di realizzazione: 45 minuti



Cosa ti occorre:
2 peperoni verdi
2 peperoni rossi
2 peperoni gialli
2 carote
2 patate
1 cipolla rossa
400g passata di pomodoro
1 bicchiere di acqua
sale
olio


Come devi fare:
Lava e pulisci i peperoni, togliendo il picciolo verde, aprili e togli i semi e i filamenti interni, taglia dei quadrati di 3 cm x 3.
Lava e pulisci le carote e affettale sottili, infine monda le patate e tagliale a tocchi non troppo grandi.
Fai un battuto di cipolla e mettilo a rosolare per pochi minuti con un filo d’olio dentro una casseruola a fuoco basso.
Versaci le rimanenti verdure con la passata e l’acqua, aggiusta col sale e copri con un coperchio. Fai stufare le verdure a fuoco medio, girando ogni tanto, per circa 30 minuti. Trascorso il tempo, controlla la cottura, se i peperoni risultano ancora troppo duri, fai cuocere altri 10 minuti. 



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